08/09/13

Nuova intervista


 
 
 
Beira del blog Beira's heart ci ha intervistato.
 
Potete leggere l'intera intervista a questo link:

 


Eccone un piccolo assaggio:



Benvenuta Mary! Benvenuta anche a te Frances! Cominciamo immediatamente e scopriamo chi si cela dietro questi nomi. Vi va di parlarci un po’ di voi?

Mary Mi presento: sono Mariachiara Cabrini, lettrice compulsiva, blogger e scrittrice. Sulla scrivania ho una paperella di gomma in onore della paperella vampira di Anita Blake, il personaggio di Laurell K. Hamilton, e un busto di Jane Austen, poiché adoro i suoi romanzi. Sembra una contraddizione, vero? Eppure amo i vampiri e i romanzi paranormal, quanto i romance e i romanzi storici. Unica regola ferrea: esigo i lieto fine.

Frances Sono Francesca Cani, vivo e lavoro a Mantova. Sono sposata da quasi un anno, nel tempo libero leggo, scrivo e pratico sport. Sono appassionata di pattinaggio artistico, una disciplina che non mi limito a guardare alla Tv, ma che pratico ogni volta che posso. Amo gli animali, adoro la mia famiglia e gli amici di una vita. Nella lettura prediligo la qualità al numero di volumi letti, non amo le opere eccessivamente commerciali. Quando scrivo sono molto severa con me stessa, credo di essere una perfezionista.



Il genere storico si può definire affascinante, quanto insidioso. Molte sono le conoscenze che servono per addentrarsi in esso. Perché proprio lo storico?

Mary Perché no? Trovo sia un genere sempreverde e lo leggo ormai da anni, anche grazie ai libri ereditati da mia madre. Francesca poi ora ne ha ereditato un’intera libreria! Giusto, Francy? Leggere così tanti romance, diciamo che è già una buona preparazione, poi scegliere un ambientazione che conoscevamo bene, come la nostra città, ha aiutato. Il resto dei problemi è stato risolto con la consultazione di alcuni libri di storia e cronache mantovane biblioteca.

Frances Credo che la collezione di Harmony che ho ereditato nel 2010, da un’amica di mia nonna, sia stata in qualche modo propiziatoria. Quasi un segno! Il genere storico è venuto spontaneo a entrambe: siamo laureate in storia dell’arte, la ricerca è il nostro pane quotidiano. Le atmosfere affascinanti del periodo della Restaurazione, gli abiti a vita alta per le donne, i salotti frequentati dalla buona società, la cavalleria degli uomini di allora, ci hanno dato molti spunti e molte soddisfazioni in corso d’opera. Per scrivere un buon romanzo storico, credo che la scelta di un periodo che affascina ancora oggi, sia fondamentale.



Un lavoro a quattro mani credo che sia davvero duro da portare avanti. Com’è stato lavorare con un’altra persona? Qual è stato, in particolare, il procedimento di stesura del testo?

Frances Siamo partite con tutta la razionalità possibile: ci siamo divise le parti, i capitoli e abbiamo continuato a discutere su ogni passaggio. Un procedimento forse più lungo del normale, ma estremamente efficace, perché gli errori o le imprecisioni di cui non mi accorgevo io li trovava Mary e viceversa. Inizialmente avevamo pensato che io a avrei scritto tutte le parti di William e Mary tutte quelle di Matilde, ma andando avanti ci siamo spesso scambiate i ruoli. Questo ha contribuito ad amalgamare gli stili che, è innegabile, sono molto diversi, come base.

Mary Lavorare con un’altra persona aiuta la propria prospettiva rispetto al testo. A volte uno scrittore non riesce a vedere i difetti di un proprio lavoro perché nella sua testa è già tutto chiaro, sa perfettamente cosa voleva dire, ma l' importante è che siano lettori a capire ciò che lui vuole trasmettere e non sempre ciò accade. Lavorare in coppia ti fornisce sempre un riscontro immediato. Quante volte io non capivo ciò che voleva dire Francesca e lei quello che volevo dire io! Durante la stesura è stato importante stilare una scaletta dei capitoli con i rispettivi contenuti, darsi un ordine dei fatti da seguire.



È ora di parlare del romanzo! Molti sono gli spunti che state dando ai vostri futuri lettori sulla vostra pagina facebook e sul vostro blog, ma vogliamo sapere dalle stesse autrici: di cosa parlerà il libro?

Mary Se rispondo amore sono troppo banale? Scherzi a parte, è la semplice verità. Il libro nostro libro contiene molti temi: mostra scorci di una città misteriosa e affascinante, affronta la paura, il dolore, la voglia di arrendersi e poi di ricominciare, esplora ogni sfumatura di emozione, dalla disperazione più assoluta, alla gioia più grande. Ci sono attentati, duelli, omicidi, indagini, complotti, politica, ma anche arte, scenette famigliari, personaggi buffi e personaggi complicati... Ma il fulcro di tutto è l'amore. In tutte le sue sfumature. 

Frances Il romanzo parla di persone comuni, che hanno sofferto, che sarebbero davvero potute esistere, ma lo fa con la leggerezza e i toni pacati di una commedia. Intendiamoci, il tormento c’è ed è totale e assoluto, ma dietro l’angolo c’è sempre la luce, così come oltre la nebbia ci sono sempre i colori. L’amore è il faro, il collante e lo sprone delle azioni, ciò per cui vien voglia di continuare a lottare, anche quando ogni speranza sembra perduta. La ricerca e il trovare l’uomo o la donna della propria vita è il centro del romanzo, il cuore pulsante, sia per i protagonisti che per tutti i personaggi minori che gravitano intorno a loro.


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